Rape kit

La sociologa della Florida State University Patricia Yancey Martin, a destra, con l'infermiera dell'FSU Health Center Jo Davis, a sinistra, mostrano un rape kit (1987)
Martha Goddard nel 2003

Un rape kit o rape kit test è un pacchetto di oggetti usato da personale sanitario per raccogliere e conservare elementi di prova in seguito ad una dichiarata aggressione sessuale. Le prove raccolte sulla vittima possono contribuire alle indagini per stupro e all'incriminazione di un sospetto aggressore.[1][2][3][4] La prova del DNA può essere di enorme importanza nelle indagini per aggressione sessuale e nel processo, identificando i colpevoli, rivelando i criminali seriali attraverso la coincidenza del DNA in più casi, e scagionando chi sia stato ingiustamente accusato.

Il kit fu sviluppato a Chicago a metà degli anni 1970, per fornire un protocollo più uniforme per la raccolta di prove dopo un'aggressione sessuale. Benché spesso si attribuisca a Louis R. Vitullo il merito di aver sviluppato il primo kit, esso fu originariamente proposto a Vitullo dalla ricercatrice Martha 'Marty' Goddard, paladina delle vittime e fondatrice dell'organizzazione Citizens for Victims Assistance di Chicago, oltre che essa stessa una sopravvissuta ad aggressione sessuale.[5][6][7][8] Per anni, lo strumento standardizzato è stato chiamato Vitullo kit.[1][9] In seguito si sono usate informalmente le denominazioni rape test kit o rape kit anche per riferirsi allo specifico elemento di prova ottenuto per mezzo del rape kit.[10] Si usano inoltre i seguenti termini e acronimi: sexual assault kit (SAK), sexual assault forensic evidence kit (SAFE), sexual assault evidence collection kit (SAECK), sexual offense evidence collection kit (SOEC) e physical evidence recovery kit (PERK).[11]

  1. ^ a b Allan D. Pass e Ayn Embar-Seddon, Forensic Science, Pasadena, Calif., Salem Press, 2009, pp. 877–880, ISBN 9781587654237.
  2. ^ "Rape", su familydoctor.org, 21 marzo 2017. URL consultato il 22 aprile 2018.
  3. ^ "Sexual Abuse and Assault Against Women", su webmd.com. URL consultato il 22 aprile 2018.
  4. ^ (EN) What is the Rape Kit Backlog?, su endthebacklog.org, Joyful Heart Foundation. URL consultato il 24 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2018).
  5. ^ (EN) Renee Shelby, Whose rape kit? Stabilizing the Vitullo® Kit through positivist criminology and protocol feminism, in Theoretical Criminology, vol. 24, n. 4, 24 dicembre 2018, pp. 669–688, DOI:10.1177/1362480618819805.
  6. ^ Pagan Kennedy, The Rape Kit's Secret History, in The New York Times, 17 giugno 2020. URL consultato il 17 giugno 2020.
  7. ^ Betty Freudenheim, Chicago Hospitals Are Using New Kit to Help Rape Victims Collect Evidence, in The New York Times, 2 dicembre 1978, pp. 48. URL consultato il 17 giugno 2020.
  8. ^ Marty Goddard Interview Transcript, February 26, 2003, su The University of Akron Oral History of the Crime Victim Assistance Field: Video and Audio Archive, The University of Akron. URL consultato il 17 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2021).
  9. ^ Jessica Ravitz, The Story Behind the First Rape Kit, in CNN, 21 novembre 2015. URL consultato il 13 maggio 2016.
  10. ^ Forensic Science Central Forensic Science Glossary, in Forensic Science Glossary, The Forensics Library. URL consultato il 22 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2012).
  11. ^ "What is a Rape Kit?".. Rape, Abuse & Incest National Network. 2009. Consultato il giorno April 22, 2018.

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